Il 4 luglio 2004, a Lisbona, la Grecia vince il Campionato europeo battendo il favorito Portogallo, padrone di casa. Decide un colpo di testa di Charisteas.
La vittoria della Grecia all’Europeo del 2004 è stata forse l’epilogo più imprevedibile nella storia del calcio a livello di Nazionali, anche maggiore di quella della Danimarca del ’92.
Euro 2004, Portogallo con i favori dei pronostici
La fase finale della 12/a edizione del Campionato continentale viene assegnata al Portogallo, che ottiene più voti della Spagna e della candidatura congiunta di Austria e Ungheria.
Il match inaugurale si gioca il 12 giugno a Oporto e sarà proprio Portogallo-Grecia: gli ellenici vincono 2 a 1 a sorpresa, lasciando di stucco i padroni di casa, i quali non nascondono le ambizioni di vincere il torneo, sfruttando il talento dei vari Figo, Deco, Cristiano Ronaldo e Rui Costa.
Dalla fase a gironi a quella a eliminazione diretta
Al termine delle gare dei gironi fanno certamente notizia le eliminazioni di Italia, Spagna e Germania. Nei quarti la seconda sorpresa targata Grecia: la Francia campione in carica viene eliminata da un gol di Charisteas. La Repubblica Ceca domina la Danimarca (3-0) mentre il Portogallo e l’Olanda eliminano ai calci di rigore rispettivamente Inghilterra e Svezia. Così, la prima semifinale è Portogallo-Olanda: 2 a 1 per i lusitani. Nella seconda, la Grecia butta fuori i cechi ai supplementari.
La vittoria della Grecia
Il 4 luglio 2004, allo Stadio da Luz di Lisbona, agli ordini del tedesco Merk, Scolari e Rehhagel schierano:
PORTOGALLO: Ricardo, Miguel, Andrade, Ricardo Carvalho, Nuno Valente, Maniche, Costinha, Ronaldo, Deco, Figo, Pauleta.
GRECIA: Nikopolidis, Seitaridis, Kapsis, Dellas, Fissas, Zagorakis, Katsouranis, Basinas, Giannakopoulos, Vryzas, Charisteas.
Dopo un primo tempo avaro di occasioni da rete, a passare in vantaggio è stata la Grecia: al 57′ su angolo di Basinas il centravanti Charisteas è saltato più in alto di tutti e ha battuto di testa il portiere Ricardo. Il Portogallo ha provato in tutti i modi a realizzare il gol del pareggio ma la retroguardia avversaria si è dimostrata insuperabile fino al fischio finale.